Thomas Clement Salomon
Leggi i suoi articoliLa Menil Collection è un campus culturale situato nel cuore di Houston in Texas. A fondarla furono il banchiere, filantropo e patrono delle arti John de Menil e sua moglie Dominique che a partire dagli anni Quaranta misero insieme una straordinaria collezione d’arte oggi a disposizione del grande pubblico. Entrambi di origine europea, una volta stabilitisi a Houston si dedicarono al progetto di dotare la popolosa città texana di un centro culturale.
La collezione non è enciclopedica, ma rispecchia il gusto dei fondatori amanti in particolar modo dell’arte moderna europea: il nucleo principale è composto da capolavori cubisti e surrealisti. A partire dagli anni Sessanta i coniugi si interessarono molto anche all’arte americana del secondo dopoguerra: Espressionismo astratto, Pop art e Minimalismo. Nel corso della loro avventura collezionistica i de Menil strinsero rapporti di amicizia con René Magritte, Max Ernst, Andy Warhol, Jasper Johns e Robert Rauschenberg.
Il centro culturale è composto da diversi edifici. Il Main Building, terminato nel 1987, è stato progettato da Renzo Piano, che ha lavorato in stretto contatto con Dominique de Menil, e accoglie la collezione permanente e le mostre temporanee. L’allestimento è concepito in base al presupposto che le opere parlino da sole al pubblico e dunque non sono presenti didascalie, testi o materiali didattici. La filosofia della Menil Collection è di incentivare ogni visitatore ad avere un rapporto diretto e individuale con l’arte.
A rotazione vengono esposte opere di René Magritte (la Menil Collection vanta uno straordinario nucleo di decine di dipinti presentati a rotazione), de Chirico, Mondrian, Max Ernst, Fernand Léger, Andy Warhol, solo per citarne alcuni.
Il Menil Drawing Institute inaugurato nel 2018 è stato istituito a sostegno della centralità che il disegno occupa nella produzione degli artisti. È un centro di ricerca che organizza importanti mostre itineranti per approfondire il ruolo del disegno nella cultura artistica contemporanea. Tra le diverse iniziative, ha riscosso particolare successo la mostra «Richard Serra Drawing: A Retrospective» del 2012. Il Menil Drawing Institute ha reso possibile anche la pubblicazione del catalogo ragionato dei disegni di Jasper Johns.
La Cy Twombly Gallery inaugurata nel 1995 è un’installazione dedicata al grande artista statunitense che ha fatto dell’Italia la sua seconda casa. Anche in questo caso il progetto è di Renzo Piano che ha lavorato in stretto contatto con Twombly: la struttura si ispira a uno schizzo dell’artista cui si deve anche la selezione delle opere e il loro posizionamento. All’interno della galleria sono esposti dipinti, sculture e disegni realizzati da Twombly tra il 1953 e il 2004.
Un altro spettacolare edificio del Menil campus è la Richmond Hall aperta al pubblico nel 1998. Essa ospita un’installazione permanente site-specific che Dominique de Menil ha commissionato all’artista minimalista Dan Flavin nel 1990. Nel novembre del 1996, due giorni prima della sua morte, l’artista ha portato a termine il disegno e poi sviluppato dai collaboratori del suo studio.
Infine la Byzantine Fresco Chapel, progettata dall’architetto François de Menil, venne aperta al pubblico per ospitare degli affreschi bizantini del XVIII secolo provenienti da Lysi a Cipro. I dipinti erano stati trafugati dall’isola in seguito all’invasione turca del 1974. Quando le vennero offerti da un mercante, Dominique de Menil si rese subito conto che si trattava di opere frutto di un saccheggio. Confermata la provenienza cipriota degli affreschi e d’accordo con l’arcivescovo responsabile della cappella da dove erano stati trafugati, i de Menil riscattarono i dipinti, ne finanziarono un complesso restauro e li esposero in prestito per 15 anni prima di restituirli definitivamente a Cipro.
L’inclusività è la missione principale della Menil Collection: perché l’arte sia accessibile a tutti non è previsto un biglietto di ingresso e tutte le iniziative sono gratuite. Per attrarre il pubblico e invogliarlo a tornare viene messa in atto la filosofia di Dominique de Menil secondo la quale è necessario «ruotare le opere d’arte. Il pubblico non dovrebbe mai avvertire la staticità del museo. Le opere dovrebbero apparire, scomparire e riapparire come attori sul palco. Ogni volta dovrebbero essere ammirate con uno sguardo nuovo».
Attualmente è allestita la mostra «Silent Revolutions: Italian Drawings from the Twentieth Century», progetto realizzato in collaborazione con la Collezione Ramo di Milano. Con fogli di Alighiero Boetti, Lucio Fontana, Giorgio de Chirico, Umberto Boccioni e molti altri è la prima mostra tematica dedicata al disegno italiano del Novecento mai presentata in America. Nel rispetto delle norme vigenti per fronteggiare la pandemia la visita deve essere prenotata.
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